CROTONE. FERMO AMMINISTRATIVO PER HUMANITY1. ONG TEDESCA: “RICORREREMO”

La ong tedesca Sos Humanity ha annunciato che ricorrerà contro il provvedimento che stabilisce il fermo amministrativo nel porto di Crotone per venti giorni e la multa di 3.300 euro a carico della nave Humanity 1perché avrebbe ostacolato le operazioni di soccorso della Guardia costiera libica.

La decisione è stata notificato dopo che l’imbarcazione era attraccata al porto calabrese con a bordo 200 migranti – tra cui anche 20 donne e due neonati – soccorsi in diversi interventi effettuati in 18 ore al largo delle coste libiche.

Secondo quanto è emerso la guardia costiera libica ha segnalato alle autorità italiane che una sua motovedetta stava procedendo al soccorso di una imbarcazione con a bordo circa 100 persone quando è sopraggiunta la Humanity 1 ed un gruppo di circa 40 migranti si è lanciato a mare per andare verso l’imbarcazione della ong che li ha poi salvati.

In base alle nuove norme sull’immigrazione che regolano soprattutto gli interventi della ong, questo comportamento avrebbe ostacolato il soccorso e messo in pericolo le vite umane e per questo, nonostante la Humanity 1 abbia soccorso i migranti portandoli in un porto sicuro, è stato disposto il fermo amministrativo.

I migranti avrebbero raccontato al personale della ong che le milizie libiche li avevano attaccati con armi prima della loro fuga. 

DICHIRAZIONI DELLA ONG TEDESCA SOS HUMANITY

Le giustificazioni addotte dalle autorità italiane per questo blocco si basano su una serie di bugie che possiamo confutare attraverso la documentazione degli eventi in mare.

Le due accuse delle autorità italiane, si riferiscono ad uno degli interventi di salvataggio della Humanity 1, quello del recupero di 46 persone che si erano gettate in mare da un gommone in difficoltà avvicinato da una motovedetta libica.

Il comandante della nave avrebbe ignorato l’indicazione del Centro di coordinamento del soccorso libico di lasciare l’area; inoltre, la nave è ritenuta responsabile per il fatto che i migranti si sono tuffati in acqua per sfuggire alla motovedetta.

“Tutte bugie”, sostiene la ong, affermando che la motovedetta “non ha fatto nulla per salvare le persone che stavano affogando

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