NAUFRAGIO NEL MAR JONIO. ARRESTATO SUPERSTITE: AVREBBE UCCISO UNA 16ENNE IRACHENA

La Polizia ha arrestato per omicidio uno dei superstiti del naufragio del 17 giugno nel mar Jonio.

Dalle indagini della Squadra mobile di Reggio Calabria e del Commissariato di Siderno sarebbe emerso che l’uomo, mentre la barca a vela era giĆ  alla deriva, avrebbe sfogato la sua violenza su una ragazza irachena di 16 anni, figlia di un’altra superstite, fino a provocarne la morte per soffocamento.

Il fermo, emesso dalla Procura di Locri, ĆØ stato convalidato dal gip che ha disposto la detenzione in carcere.

L’uomo ĆØ stato trasferito nel carcere di Catanzaro a disposizione dell’autoritĆ  giudiziaria.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Locri diretta da Giuseppe Casciaro, si sono avvalse della testimonianza di alcuni dei migranti sopravvissuti ed hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’omicidio che si aggiunge alla sequela di eventi drammatici connessi al naufragio della barca a vela affondata intorno a 120 miglia dalle coste calabresi, con a bordo circa 70 migranti.

I sopravvissuti al naufragio sono stati 11, mentre una dodicesima migrante recuperata ancora in vita, era morta durante il viaggio sulla motovedetta della Guardia costiera verso il porto di Roccella Ionica.

Le vittime recuperate dalla Guardia costiera sono 36.

Le ricerche nell’area proseguono con sorvoli aerei.