A Cosenza “cold case” risolto dopo 17 anni.
I carabinieri hanno arrestato Maurizio Mirko Abate, 50 anni, ex agente della polizia stradale, con l’accusa di avere ucciso nel 2005 a Montalto Uffugo Lisa Gabriele, di 22 anni, con la quale, pur essendo sposato, aveva una relazione.
Le indagini su Abate, in un primo tempo archiviate, vennero riaperte nel 2019 sulla base di un esposto anonimo inviato alla Procura della Repubblica di Cosenza. L’ex poliziotto è accusato di omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e di aver tentato di far credere che la 22enne si fosse suicidata.
Avrebbe scritto un biglietto, lasciato accanto al corpo senza vita di Lisa Gabriele trovato in un bosco di Montalto Uffugo e risultato poi falso, sulla base di una perizia calligrafica. Vicino il cadavere, inoltre, furono trovate alcune confezioni di psicofarmaci e bottiglie di whisky. L’autopsia accertò invece che la giovane non aveva bevuto alcool e non aveva assunto psicofarmaci.
L’omicidio sarebbe stato commesso nell’appartamento in cui la giovane s’incontrava con l’ex poliziotto e, per sviare le indagini, il cadavere venne portato nel bosco in cui fu poi ritrovato.
La giovane – è emerso dalla indagini – sarebbe stata uccisa perché non voleva che l’uomo la lasciasse in concomitanza con la nascita del figlio avuto dalla moglie.
Si fa largo l’ipotesi di possibili coperture da parte di logge della massoneria deviata, che avrebbero consentito all’indagato di evitare inizialmente di essere incriminato e della presenza di un complice, forse un ex collega di Abate, che lo avrebbe aiutato a rimuovere il corpo senza vita della giovane dall’appartamento in cui fu commesso l’omicidio ed a trasportarlo nel bosco.
Dalle indagini emerge inoltre che Abate venne congedato nel 2019 dalla Polizia per aver rubato la pistola ad un collega.
La vittima, Lisa Gabriele, era nata in Germania ma era cresciuta in Calabria dopo essere stata affidata dalla madre ad una zia che vive a Rose, nel Cosentino dopo la separazione dei genitori.
Dalle indagini è emerso che quella tra Lisa Gabriele ed Abate fu una relazione improntata a violenza da parte dell’uomo. “Una relazione – riferiscono inquirenti e investigatori in una nota – sbilanciata, ossessiva e connotata da episodi di reiterate brutalità. Una relazione fatta anche di serate a base di sesso, droga e perversioni“.