DANNEGGIATI 40 CONTATORI DEL CONSOZIO DI BONIFICA ‘IONIO CATANZARESE’

Persone non identificate hanno danneggiato e messo fuori uso quaranta contatori di proprietà del consorzio di bonifica “Ionio catanzarese”, utilizzati all’interno di proprietà private, in un’area compresa tra Cropani e Botricello.

Si tratta di un fenomeno che é ormai all’ordine del giorno ed in continua crescita – afferma il commissario del consorzio, Fabio Borrellocolpendo al cuore l’attività del consorzio per l’irrigazione delle colture. Ma li perseguiremo senza scampo. Come si ricorderà, recentemente era stata inaugurata, alla presenza del procuratore Nicola Gratteri, una significativa opera irrigua finanziata con i fondi del Psrn 2014-2020 del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che ha permesso l’installazione di 2.900 apparecchi nel comprensorio Alli Tacina e Alli Copanello su una superficie di 11 mila ettari. Questo rappresenta un grande beneficio per gli agricoltori consorziati e il territorio.

La realizzazione, con la nuova tecnologia, incide in modo positivo sulla distribuzione dell’acqua e sul risparmio idrico. Ma veri e propri ‘farabutti’ hanno provocato, con gesti vigliacchi, danni strutturali non facilmente e rapidamente risolvibili, oltre a ferite sociali che lasciano uno scenario di rovine cerebrali di barbarica memoria. Siamo in presenza di un attacco scientifico all’attività del Consorzio – aggiunge Borrello – che mette in crisi un sistema, con danni irreparabili e annullando di fatto tutti gli sforzi che il Consorzio sta compiendo. A causa di questi atti ignobili, il Consorzio è costretto ad interrompere il servizio irriguo in modo da porre rimedio alle conseguenze dei danneggiamenti. Siamo sgomenti e amareggiati e, da parte nostra, abbiamo provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti e ad informare la Procura della Repubblica. Mi appello anche ad una vigilanza collettiva che, mettendo al bando comportamenti complici, possa portare a colpire chi danneggia irrimediabilmente un bene comune“.