Navi per migranti in quarantena: arrivate al Viminale tre manifestazioni d’interesse

Sono tre le manifestazioni di interesse – informa il Viminale – arrivate alle 24 di ieri a chiusura della procedura per la presentazione delle offerte per il noleggio di navi da destinare ai migranti in quarantena. Il responsabile del procedimento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mauro Coletta, invierà in giornata la richiesta di offerte ai tre soggetti interessati che dovranno rispondere al Mit entro le 12 di lunedì 20 luglio. A seguire si riunirà l’apposita commissione i cui esiti saranno comunicati nella stessa serata di lunedì 20. L’avviso era stato lanciato martedì scorso, anche in vista dell’imminente restituzione all’armatore della nave-quarantena attualmente operativa, la Moby Zaza, che si trova a Porto Empedocle e che dopo due mesi chiude il servizio. La scadenza della durata dell’appalto, prevede il bando, è fissata al 31 ottobre, salvo completamento del periodo di quarantena dei migranti a bordo, come avvenuto per la Moby Zaza, che ha ‘sforato’ di qualche giorno i due mesi previsti. Il costo per lo svolgimento del servizio – con risorse del Dipartimento della Protezione civile – è stimato in 4 milioni di euro, più Iva. In caso di emergenze “si provvederà all’aumento o alla diminuzione delle prestazioni anche oltre il quinto dell’importo del contratto”. Il criterio di aggiudicazione della gara è quello del minor prezzo. La nave – può essere di bandiera italiana o comunitaria – dovrà avere un numero di cabine adatto ad ospitare 250 migranti in regime di quarantena con impianto di ventilazione indipendente o possibilità di aereazione diretta con l’esterno. Dovrà esserci anche la possibilità di confinamento in area controllata di almeno dieci migranti con sintomi di contagio da Covid-19. Al personale che fa assistenza sanitaria dovranno essere garantite 35 cabine singole. Il corrispettivo dei 4 milioni di euro tiene dunque conto della permanenza a bordo di 285 persone, di cui 250 migranti, per un periodo di 101 giorni. Fermo restando che i fondi saranno corrisposti in funzione del numero di migranti effettivamente ospitati.

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