SCUOLA. “LA GROTTA DEI PICCOLI” STUDENTI CALABRESI REALIZZANO 28 CORTOMETRAGGI

147 studenti dagli 11 ai 15 anni hanno preso parte al progetto “La Grotta dei Piccoli”, il progetto, realizzato dall’associazione culturale La Guarimba International Film Festival,  finanziato dal bando “Cinema e Immagini per la Scuola”, e promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione.

Ha coinvolto, dal 23 gennaio, 7 istituti calabresi: l’Istituto Comprensivo di Mendicino e l’Istituto Comprensivo Campora-Aiello in provincia di Cosenza, quello di Badolato, nelle sedi di Badolato e S. Caterina in provincia di Catanzaro, il Convitto Nazionale di Stato T. Campanella di Reggio Calabria, e l’Istituto Comprensivo Karol Wojtyla di Isola di Capo Rizzuto e il Liceo Scientifico G. Berto di Vibo Valentia.  28 le opere realizzate per un totale di 60 ore di laboratorio.

Il progetto strutturato in cinque giorni di laboratori pratici ed interattivi per ogni scuola, ha visto come protagonisti gli studenti e le studentesse dare vita a dei cortometraggi, dall’idea alla realizzazione dei personaggi.  Ad essere affrontati, temi di character design, storytelling e background design come occasione per sviluppare l’intelligenza emotiva, il pensiero narrativo e la capacità di immaginazione.

A chiusura di ogni laboratorio studenti e studentesse hanno preso visione dei cortometraggi da loro realizzati, prendendo parte anche ad un momento di dibattito dedicato alla valutazione e all’analisi, che terminavano con la consegna di piccoli premi creati dagli stessi adolescenti: il premio per il miglior film, per la miglior animazione, migliori personaggi, per il suono, e la performance.

LA NOTA DEGLI ORGANIZZATORI

 «Siamo molto soddisfatti di come sia andato complessivamente il progetto, che ha dato la possibilità ai ragazzi di esprimersi liberamente e uscire dagli schemi dell’istruzione convenzionale. Ogni attività del laboratorio insegna infatti a sviluppare il pensiero creativo e laterale, e a lavorare in gruppo uscendo dallo schema dello studio individuale».

A parlare, Giulio Vitadirettore artistico del progetto, insieme al quale hanno collaborato Valeria Weerasinghe, tutor dei laboratori, Gabriele Tangerini, responsabile scientifico, e Simone Colistra, produzione e logistica, che aggiunge «Abbiamo svolto un’analisi di monitoraggio chiedendo ai ragazzi quale parte dei laboratori avessero preferito. Quello che è emerso è che per loro è stato stimolante lavorare in gruppo, l’aver fatto nuove amicizie, e aver conosciuto persone interessanti che fino a quel momento non conoscevano. Molti hanno fatto anche presente quanto siano carenti, in alcuni luoghi, spazi in cui stare insieme, cinema, biblioteche funzionanti e punti di aggregazione».

 

 

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