‘NDRANGHETA : 9 ARRESTI TRA PIEMONTE E CALABRIA

Sono accusati dei reati di associazione di tipo mafioso, truffa aggravata, estorsione, ricettazione, usura, violenza privata e detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo mafioso, le 9 persone arrestate questa mattina tra Ivrea e Chivasso nel Torinese, e a Vibo Valentia, dai militari del Comando Provinciale Carabinieri di Torino.

L’ordinanaza di custodia cautelare in carcere,  che ha colpito i nove indagati, è stata emessa dal gip del Tribunale di Torino su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

L’indagine, condotta a partire dal 2015 dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino sotto il coordinamento della Procura della Repubblica  Dda del capoluogo piemontese, ha permesso di raccogliere “gravi indizi di colpevolezza in ordine all’operatività di una locale di appartenenti alla cosca degli Alvaro “carni i cani” di Sinopoli Reggio Calabria.

L’esponente di spicco sarebbe Domenico Alvaro, già condannato per associazione di tipo mafioso, che avrebbe coordinato sia un’organizzazione dedita ad un vasto traffico di sostanze stupefacenti su scala internazionale con base a Torino, sia un’organizzazione dedita alla commissione di vari reati contro il patrimonio sul territorio italiano ed estero.

L’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti è stata censita con l’indagine ‘Cerbero’, del Nucleo Investigativo di Torino che, il 5 novembre 2019, ha portato all’arresto di 71 persone.

Le indagini hanno poi scoperto che Carmine Alvaro, servendosi del figlio Domenico, avrebbe radicato sul territorio di Ivrea un’articolazione di tipo mafioso collegata alla rete unitaria della ‘ndrangheta piemontese.

Tra i reati ipotizzati truffe ai danni di imprenditori del Torinese in difficoltà economiche, estorsioni ai danni di un broker finanziario.

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