Al termine del processo di primo grado scaturito dall’inchiesta “Rinascita Scot” istruita dalla Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta vibonese e i suoi sodali, il Tribunale di Vibo Valentia – presidente Brigida Cavasino, Claudia Caputo e Germana Radice a latere – ha inflitto 30 anni di reclusione a Saverio Razionale, indicato come il boss di San Gregorio d’Ippona, e a Domenico Bonavota, ritenuto il boss di Sant’Onofrio
Inflitti 30 anni di reclusione anche a Paolino Lo Bianco e Antonio Vacatello.
Condannato, invece, a 28 anni di reclusione Pasquale Bonavota, arrestato il 27 aprile scorso dopo 4 anni di latitanza. Bonavota era ricercato proprio per l’odierno processo ed il suo nome era inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi.
Condannati anche
- Nicola Bonavota a 26 anni di reclusione;
- Domenico Cugliari a 22 anni e 6 mesi di reclusione;
- Antonio Larosa a 24 anni e 6 mesi di reclusione;
- Antonio Macrì a 20 anni e 10 mesi di reclusione;
- Salvatore Morelli a 28 anni e 4 mesi di reclusione;
- Valerio Navarra a 23 anni di reclusione;
- Agostino Papaianni a 20 anni di reclusione;
- Rosario Pugliese a 28 anni.