PRESENTATA LA “RETE DELLE COMUNITÀ OSPITALI” IN CALABRIA

In Calabria ha preso forma la Rete delle Comunità Ospitali, un’esperienza di co-progettazione che coinvolge amministrazioni locali, associazioni e cittadini in un percorso di rigenerazione sociale per valorizzare il territorio.

La rete comprende i Comuni di Canna, Casali del Manco, Laino Castello, San Lorenzo Bellizzi e Roseto Capo Spulico, nel cosentino; Miglierina, Gizzeria e Serrastretta, nel catanzarese e Melissa, in Provincia di Crotone.

L’iniziativa, promossa dall’Associazione “Borghi autentici d’Italia”, è stata presentata alla Cittadella regionale.

A tracciare un bilancio del progetto il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, presidente nazionale dell’Associazione “Borghi Autentici”.

Il lavoro che ha fatto Borghi Autentici d’Italia in questi borghi – ha spiegato Mazzia – è stato proprio far emergere competenze e capacità mettendole a sistema in un’ottica di accoglienza che è un’accoglienza non dei singoli ma di tutta la comunità che si attiva, che si anima e prova a rilanciarsi e a farsi conoscere come luogo da visitare. Le criticità dei borghi sono note a tutti e sono sicuramente le risorse che servono per l’infrastrutturazione materiale e immateriale, quindi quelle necessarie a mettere una comunità nella condizione di credere in se stessa e di lavorare su degli obiettivi a medio e lungo termine, e questo significa investimenti sull’animazione sociale, significa investimenti sui giovani”.

A portare i saluti istituzionali gli assessori regionali all’Agricoltura Gianluca Gallo e alle Politiche sociali Trasporti Emma Staine e il Presidente della Commissione antindrangheta Pietro Molinaro.

La Calabria – ha sottolineato Emma Staine – è ricca di piccole comunità resilienti in grado di rappresentare un argine allo spopolamento delle aree interne e di offrire al visitatore cultura e bellezza. È fondamentale predisporre politiche attente ai beni ambientali e alle risorse naturali, che consentano la riscoperta di un turismo lento e legato ai territori. Solo così potremo garantire standard di qualità in linea con le aspettative di una domanda sempre più responsabile ed esigente, assicurando la valorizzazione di borghi, cultura, tradizioni e risorse, senza dimenticare che il significato più profondo dell’esperienza turistica è la capacità di stimolare la voglia di ripeterla”.

Creare reti di comunità – ha aggiunto Gianluca Gallo – significa preservare l’anima autentica della Calabria e dei suoi paesi. In questa direzione, a sostegno dei borghi, vanno le politiche in tema di aree interne, con strategie e obiettivi che puntano a fermare lo spopolamento e l’abbandono per restituire, attraverso la garanzia dei servizi primari e misure di crescita sostenibile, vitalità ed interesse a borghi che sono il cuore e l’essenza della nostra terra, per storia, tradizioni ed un futuro che, come la lunga stagione pandemica ha insegnato, qui è possibile, forse più che altrove”.

Il progetto si è avvalso del contributo dell’Ue, di Legacoop, Rubbettino e Viatoribus.

Negli ultimi anni, i cittadini hanno iniziato a reagire all’abbandono della propria comunità – ha affermato a riguardo Paolo Scaramuccia, responsabile sviluppo locale e cooperative di comunità Legacoop – dando vita a processi di rigenerazione e sviluppo locale per tenerla viva e generare valore sociale ed economico, in particolare nelle zone dove sono più evidenti le carenze dello Stato e del mercato nel soddisfare i bisogni dei cittadini. Legacoop da anni è impegnata nei processi di sviluppo locale con modelli di innovazione sociale che coinvolgono le comunità. Con Borghi Autentici d’Italia condividiamo strategie e lavoro quotidiano sui territori per sostenere la nascita e la crescita di realtà come queste”.

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