Nuova tragedia in mare.
Una barca a vela sulla quale viaggiavano migranti si è ribaltata: una persona è morta, 11 sono sbarcati a Roccella Ionica e una cinquantina risultano dispersi.
Dalla notte la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche.
“L’attività – informa il Corpo – è stata avviata dopo l’SOS lanciato da un mercantile francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, al limite delle aree Sar di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, ha recuperato a bordo 12 migranti. Raccolto il mayday, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano della Guardia costiera di Roma ha dirottato sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo Atc42 della Guardia costiera e le motovedette Cp305 e Cp326 di stanza in Calabria. Sul posto sono intervenuti anche assetti Frontex”.
I 12 naufraghi, tra i quali una donna incinta, sono stati portati al porto di Roccella Jonica e affidati alle cure dei sanitari del 118 ma una di loro è morta subito dopo lo sbarco.
La Procura della Repubblica di Locri sta coordinando l’attività investigativa.
NOTA DI MEDICI SENZA FRONTIERE
Da questa mattina il team di Medici senza frontiere a Rocella Jonica, dove l’organizzazione è presente dal 2022, si è mobilitato per offrire assistenza alle persone sopravvissute all’ultimo naufragio avvenuto la notte scorsa nel mar Jonio. Al momento il team Msf ha supportato le attività di prima assistenza per 12 persone, tra cui una donna deceduta poco dopo lo sbarco a causa delle gravi condizioni mediche in cui si trovava. I sopravvissuti stanno ricevendo adesso assistenza medica nelle strutture locali. Il team si sta attivando per poter offrire assistenza psicologica a tutte le persone sopravvissute.