Ci sono il sindaco di Casabona Francesco Seminario, di 54 anni, e l’assessore dello stesso Comune Anselmo De Giacomo, di 40, tra gli arrestati nell’operazione contro la ‘ndrangheta denominata “Nemesis” eseguita dai carabinieri nel crotonese.
Sono accusati di scambio elettorale politico-mafioso. Per il primo cittadino รจ stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre De Giacomo รจ finito ai domiciliari.
Seminario, del Pd, รจ stato eletto nel 2021 alla guida di una lista civica denominata “Ripartiamo” dopo che il Comune era stato sciolto per infiltrazioni mafiose a seguito dell’operazione “Stige”.
L’inchiesta, coordinata della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, ha portato “ad acquisire un importante riscontro giudiziario su una nuova ‘ndrina, quella dei Tallarico di Casabona โ ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, il colonnello Raffaele Giovinazzo incontrando i giornalisti insieme al procuratore facente funzioni di Catanzaro Vincenzo Capomolla ed al comandante del reparto operativo dei carabinieri di Crotone Angelo Pisciotta.
A fronte della promessa di benefici, tra cui l’assegnazione di alcune commesse comunali per alcuni lavori edilizi e di altre utilitร di prossima realizzazione, la cosca avrebbe garantito sostegno al sindaco per lโelezione.
“Seminario โ si legge in una nota a firma del Procuratore della Repubblica facente funzioni, Vincenzo Capomolla – prima delle elezioni amministrative del 2021, avrebbe reperito un cospicuo bacino di voti tramite la cosca Tallarico e i suoi affiliati che gli hanno consentito di raggiungere l’obiettivo dell’elezione. In piรน Seminario si sarebbe avvalso dell’ausilio di altri appartenenti all’Amministrazione comunale (tra cui l’assessore De Giacomo) per favorire gli interessi degli esponenti della cosca, con riguardo, in particolare, alle attivitร imprenditoriali nel settore dell’edilizia riconducibili allo stesso gruppo criminale, ai vantaggi nell’indebito godimento di beni pubblici, ad aree destinate a piano per insediamenti industriali, ad assunzioni ed allo svolgimento di attivitร lavorative“.
Le indagini hanno consentito di ricostruire gli stretti rapporti della famiglia Tallarico con i capi ed i sodali delle cosche dei territori vicini di Rocca di Neto, Petilia Policastro, Cirรฒ e di Cirรฒ Marina e della frazione Papanice di Crotone “finalizzati – riferisce la Dda – al mantenimento, nell’area di competenza, degli affari, connessi con lo spaccio di sostanze stupefacenti e con altre attivitร delittuose in grado di garantire le risorse economiche necessarie anche per l’alimentazione della ‘bacinella’, dedicata, tra l’altro, al soddisfacimento dei bisogni dei sodali detenuti e delle loro famiglie“.
“Uno dei componenti della famiglia Tallarico – ha spiegato in conferenza stampa il comandante Pisciotta – รจ stato condannato a 20 anni di reclusione per associazioni mafiosa nell’ambito dell’operazione Stige come appartenente alla cosca Farao Marincola“.
“Ma che la ‘ndrina avesse acquisito un proprio ruolo – ha aggiunto Giovinazzo – รจ venuto dal riconoscimento del ‘crimine’ di Cirรฒ, confermato da incontri e summit, che abbiamo documentato, a cui partecipavano insieme alle principali cosche dei vicini territori di Rocca di Neto, Petilia Policastro, Cirรฒ e di Cirรฒ Marina e della frazione Papanice di Crotone. Incontri finalizzati alla gestione delle attivitร illecite“.
“Una ‘ndrina – ha aggiunto il procuratore Capomolla – organizzata su base familiare che gestiva tutte le attivitร illecite nel territorio di Casabona e che aveva contatti molto stretti con il sindaco Francesco Seminario e l’assessore Anselmo De Giacomo. Un rapporto finalizzato, in cambio di voti alle elezioni successive allo scioglimento dell’Ente in seguito all’operazione Stige, a favorire l’attivitร imprenditoriale edile riconducibile alla cosca stessa anche con vantaggi per l’indebito godimento di beni pubblici e di aree destinate a piano per insediamenti industriali con ditte che non avrebbero potuto partecipare perchรฉ interdette e ad ottenere assunzioni in enti comunali“.
Seminario venne eletto con il 62% delle preferenze e De Giacomo รจ risultato il consigliere piรน votato. Non solo, in occasione della prima fissazione delle elezioni, poi rinviate, nella lista opposta, ha detto l’ufficiale dell’Arma, “c’era un candidato consigliere legato ad alcune cosche che nella consultazione effettiva non c’era piรน, a testimonianza dell’accordo raggiunto“.
In una zona colpita fortemente dalla siccitร nella stagione estiva, la ‘ndrina poteva sfruttare le risorse idriche a proprio piacimento, hanno spiegato gli investigatori, utilizzando l’acqua potabile per impastare il calcestruzzo e senza neanche pagarla. Questo perchรฉ i tecnici di Sogesi e Sorical che dovevano effettuare i controlli “non solo non segnalavano gli allacci abusivi – ha detto Pisciotta – ma addirittura consigliavano come farli fornendo anche la giustificazione da opporre qualora qualcuno li avesse scoperti adducendo gli allacci a motivi di servizio antincendio“.