SAN GIOVANNI IN FIORE. SINDACA “ACCERCHIATA DA EX PERCETTORI REDDITO”

Rosaria Succurro, sindaca di San Giovanni in Fiore, nel cosentino, con un comunicato ha reso noto che nella piazza del municipio alcuni ex percettori del reddito di cittadinanza hanno accerchiato la sua auto colpendola con pugni, nel tentativo di intimorirla.

Solo l’intervento delle forze dell’ordine ha scongiurato il peggio, afferma Succurro, la quale dichiara di aver provveduto a querelare gli autori del fatto. 

La sindaca conclude la nota dichiarando che fin quando sarà ricoprirà il suo ruolo “la violenza non entrerà mai in municipio. Il sindaco tutela i diritti di tutti i cittadini che osservano le regole e che rappresentano i loro bisogni nel rispetto delle istituzioni pubbliche”.

COMUNICATO DI ROSARIA SUCCURRO, SINDACA DI SAN GIOVANNI IN FIORE

Ho provveduto a querelare un manipolo di facinorosi che ieri sera avevano colpito a pugni la mia macchina nella piazza del municipio, dopo avermi accerchiato nel tentativo di intimorirmi con prepotenza.

Peraltro, per tutto il pomeriggio costoro avevano insultato me e l’intera giunta e in sostanza, con il loro comportamento incivile, avevano complicato il lavoro dei dipendenti comunali nel rientro pomeridiano.

Soltanto grazie al pronto intervento di due carabinieri non è successo il peggio.

Gli autori del fatto, che ho individuato, si erano qualificati come già percettori del reddito di cittadinanza.

Nei giorni scorsi avevo ricevuto una delegazione di ex beneficiari della misura, cui avevo chiesto di darmi i loro curricula da portare al Centro per l’impiego di Cosenza, vista la notevole richiesta di lavoro che c’è in questo periodo.

Non ci arrenderemo mai ai ricatti e alle intimidazioni. Se lo facessimo, legittimeremmo una cultura della prevaricazione che negli anni ha procurato tanto male alla Calabria e ai calabresi, determinando ingiustizie e squilibri impressionanti. I protagonisti dell’atto di ieri sera credono di poter violare le regole civili a piacimento, di piegare con la forza le istituzioni pubbliche alla loro volontà. Fino a quando sarò sindaco, la violenza non entrerà mai in municipio.

Il sindaco tutela i diritti di tutti i cittadini che osservano le regole e che rappresentano i loro bisogni nel rispetto delle istituzioni pubbliche“.