“CENTRALE DELLA DROGA” SCOPERTA NEL COSENTINO: SEQUESTRATI 241 CHILI DI MARIJUANA, QUATTRO ARRESTI

Gli agenti del Commissariato di Corigliano Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno arrestato e condotto in carcere quattro persone, tre di origini cinesi ed un cittadino rossanese, al termine di un importante operazione antidroga che ha portato anche al sequestro più di un 241 chili di sostanza stupefacente e dei mezzi utilizzati per la sua coltivazione.

L’operazione è scattata in seguito ad un attività di indagine e controllo svolta dagli agenti che avrebbe consentito di scoprire, nella zona industriale di Santa Sofia D’Epiro, in provincia di Cosenza, una vera e propria organizzazione ingegneristica posta in essere dai quattro indagati all’interno di un capannone utilizzato come “centrale della droga”. Il box avrebbe permesso la produzione di numerosi cicli annuali di sostanza stupefacente del tipo “marijuana” e un giro d’affari milionario, considerato che il capannone era nella disponibilità di uno degli indagati già dal 2022.

Il monitoraggio costante dei luoghi in cui era in corso l’attività delittuosa, svolto anche con l’ausilio della Squadra Mobile di Cosenza, ha consentito agli inquirenti, nella mattinata di ieri, alle prime luci dell’alba, di notare un movimentoanomalo” di automezzi – un’auto ed un furgone – e l’arrivo di tre persone, due donne di nazionalità cinese ed un italiano, nei pressi del capannone.

Gli agenti hanno notato il conducente del furgone che, dopo essersi intrattenuto all’interno del box per circa mezz’ora, lasciava rapidamente la zona per recarsi nella zona industriale di Corigliano Rossano dove veniva fermato ed identificato.

Mentre le due donne, entrambe di nazionalità cinese, dopo avere richiuso il portone del capannone, venivano bloccate prima che si potessero dare alla fuga.

Un quarto indagato, anche lui di origini cinesi, è stato individuato all’interno del capannone sotto alcuni materassi dove si era nascosto per sfuggire alla cattura.

La perquisizione effettuata dagli agenti all’interno della struttura ha consentito di scoprire l’esistenza di vere e proprie “serre” adibite alla coltivazione e produzione di marijuana, complete di tutto il necessario per la coltivazione – tubi di aspirazione, bidoni di fertilizzanti, materiale elettrico, pompe di aspirazione, termometri per il controllo costante della temperatura, lampade alogene – e una macchina finalizzata alla triturazione del materiale erbaceo prodotto per poterlo confezionare. Gli inquirenti durante il controllo sono anche venuti a conoscenza che il filtraggio dell’aria all’interno del box veniva controllato attraverso l’applicazione ed il ricambio di filtri a carbone attivo per il controllo degli odori sprigionati dalla lavorazione dello stupefacente.

Scoperta anche una ingente quantità di marijuana, 241 chili, occultata in decine di sacchi di plastica.

Tutta la sostanza stupefacente e gli automezzi utilizzati dagli indagati sono stati posti sotto sequestro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *